
Un nucleare "atomico"
Gli italiani hanno la grande, immensa capacità di darsi la zappa sui piedi. Quando nel 1980 l'Europa affrontò il precedente referendum sul nucleare, le nazioni "furbe" e lungimiranti quali Francia e Germania, scelsero di continuare a produrre energia nucleare, l'Italia scelse di fermarsi e iniziò la sua questua energetica per tutta l'Europa che l'indebitò fino ai risultati di oggi.
Germania e Francia, invece, ebbero modo di vendere la propria energia nucleare (a noi) e trovarono anche il modo, così, di risparmiare e di non indebitarsi (vedi loro attuale PIL). L'Italia, anche oggi, sbaglia i tempi e decide contro il nucleare (con buona pace del quorum) continuando così ad indebitarsi e a non determinare nuove soluzioni alternative che, invece, Francia e Germania hanno adottato come rincalzo già da 20 anni prevedendo la loro attuale rinuncia nei confronti del nucleare. Risultato? L'Italia continua a prendersela in quel posto con dimensioni "atomiche"... Francia e Germania continueranno a venderci la loro energia nucleare per altri 22 anni, arricchendosi alle nostre spalle e, soprattutto, investendo i nostri soldi in energie alternative e pulite. Finirà che fra 22 anni l'Italia dovrà comprare all'estero anche il solare; e anche perché non sarà stata in grado di far girare le pale dell'eolico, ma le palle agli italiani, sì. Assolutamente sì!