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"Scegliere di essere chi si è, è guardare la vita di fronte."

Sal Giampino - Spiritualità
La Bugia Originaria di Sal Giampino

La Bugia Originaria

Anima Mentale” e “Anima Spirituale“, dunque, abbiamo visto essere le due espressioni costanti della nostra esistenza nella vita terrena, fin dalla nascita, o meglio ancora, fin dalla pre-nascita.

Già il nascituro Essere umano ha, infatti, la capacità di percepire, animisticamente, tutto ciò che accade all’interno dell’utero materno, senza comprendere, però, che quello è l’utero materno – in quanto componente generatrice della vita – dunque un momento di pre-vita, e non la reale vita terrena che lo attende per consentirgli di esprimere, attraverso il suo corpo ancora in maturazione, la conoscenza di esperienze non ancora vissute in altre, precedenti incarnazioni. Peraltro, la vita nell’utero materno è percepita come l’unica vita possibile fatta di serena protezione, dolcezza, calore, benessere fisico, nutrimento, accudimento emozionale, completezza del proprio Sé, in un equilibrio che è felicità di vivere. Non può esistere nulla di meglio. E’ uno stato Divino. L’Essere umano, in questo ambiente protetto e in questa situazione percettiva, ha già, dunque, la certezza di esistere, ma non percepisce ancora la propria dualità psico-emozionale – che è lo sconosciuto Perché dell’esistenza, il Mistero della Vita – visto che non ha ancora esperienza del mondo esterno e perciò dei sentimenti di condivisione e relazione con oggetti e persone altre da Sé. Sarà l’ingresso in questo mondo terreno ad innescare tutta una serie di prime emozioni che saranno l’imprimatur della sua vita emozionale e di costruzione, oppure di mancata costruzione.

Quando la madre “perde le acque“, la prima emozione che vive il nascituro è certamente la Paura dell’ignoto, un momento che lo connetterà, cellularmente, al momento della sua propria morte che un giorno avverrà, nel mondo ancora esterno, in quella sua esistenza terrena che lo attende. Questa Paura sarà suffragata, confermata e potenziata dalle spinte delle fasce muscolari addominali materne, quando non da manovre manuali esterne, per cui il/la bambino/a inizierà a sentire il sentimento del distacco generato dalla dinamica espulsiva. A questo punto, giunto nel canale vaginale, l’Essere umano, ancora totalmente inconsapevole di ciò che gli sta per accadere, cerca una naturale salvezza nella posizione d’uscita dal ventre materno, assecondando ciò che non vuole né combattere, né sovvertire. L’Essere che dovesse assumere posizioni contrarie al percorso di nascita – la podalica, ad esempio – manifesterà la propria chiara contrarietà ad assumersi la responsabilità di un cambiamento di condizione (la nascita-morte) che lo sta coinvolgendo con una forza irrefrenabile. E ciò potrà già essere condizionante tutta la sua vita. Queste manifestazioni di contrarietà alla nascita, quando sono risolte con un intervento invasivo umano (Parto Cesareo) rappresentano una tale, risolutiva intromissione nella volontà inconscia del nascituro, da procurargli uno squilibrio emozionale che egli si porterà dietro nella vita attraverso la rappresentazione di una delle più tipiche “Bugie Originarie“: “Io non sono capace“.

Eccolo! E’ fuori dal grembo materno in una consueta nascita “ospedaliera”: le luci lo abbagliano, i rumori si fanno forti e penetranti, non riesce a comprendere ciò che gli accade, i polmoni gli bruciano invasi dall’ossigeno, elemento nuovo e sconosciuto per gli organi naturalmente preposti ad accoglierlo. Il bambino viene strattonato, gli vengono assestate pacche sulla schiena, sente gemere, urlare, piangere, ridere. E’ confuso. Viene immerso in acqua calda, o fredda, spesso. Lo poggiano sulla bilancia di nudo acciaio gelato. Sta vivendo, totalmente inconsapevole, un trauma: il più potente e memorabile, per la sua memoria cellulare, di tutta la sua esistenza. E’ nato, ma pensa di essere morto. La Paura si rafforza. Ecco, adesso è avvolto in panni odorosi di buono, si sente accudito, viene posto sul seno della madre, sente di nuovo il suo calore, il suo profumo naturale che lo ha accompagnato per tutti i mesi trascorsi nella sua “Zona d’Amore Incondizionato“. La Paura si affievolisce, sente ancora una volta l’Amore corroborare il suo corpo e il suo sentire emozionale. Si sente di nuovo al sicuro, sente che l’Amore di mamma è lì a proteggerlo, ma, in quel momento, accade qualcosa: la Paura ritorna; ritorna il timore di perdere questo Amore appena conquistato, mentre si risente immediatamente rincuorato, ancora una volta, dal calore della madre che è lì con lui, che non lo ha abbandonato – altra Paura supplementare, l’abbandono, con-generata e costante. L’odore di lei lo conforta, l’Amore prevale nuovamente, ma ecco che viene adagiato in una cesta, o culla, ne sente la frescura, l’asetticità, il contenimento estraneo. Ha riperso l’Amore? Certamente no! Ma ciò che lui sente è solo questo: “Un’alternanza continua di Amore e Paura“; alternanza che accompagnerà ogni Essere umano fino alla fine dei suoi giorni, in maniera fortemente espressa, o più latente, in coincidenza della condizione di consapevolezza di Sé, e della Quiete, che l’Essere umano stesso avrà saputo conquistare nella sua propria esistenza in vita. Quest’alternanza di Paura e Amore sarà sempre, sotto il controllo costante dell’Ego – che attiene all’Anima Mentale – la prima; sotto la reazione costante dell’Es – che attiene all’Anima Spirituale – il secondo. Per Tutta la Vita. E questa dinamica esprimerà la creazione dell’inconscia e, a volte, mutevole o duplicabile in altre, “Bugia Originaria“, quella che sarà capace di condizionare ogni vita fino alla morte del suo corpo.

Esistono varie tipologie di “Bugia Originaria“, ognuna di esse è forte e mantiene una costante posizione, sorretta dall’Ego che la perpetua con una intenzione di protezione che, in realtà, è appiattimento e addomesticamento delle emozioni naturali che provengono dall’Es. Per fare un esempio, le “Bugie Originarie” più consuete di altre più articolate, ma da queste derivanti, sono: “Io non merito – Io non sono capace – Io sono cattivo“. La dualità emozionale che ogni Essere umano vive è, dunque, dovuta a questo continuo scontro tra Ego ed Es. Il primo, fintamente protettore, ma effettivamente votato al blocco di ogni procedere umano nella vita; il secondo, frutto delle emozioni viscerali innate, le più naturali, che consentirebbero, se non fossero soppresse inconsciamente, di progredire costantemente verso il continuo cambiamento che è sintomo di conoscenza e maturazione dell’Anima che viaggia, inconsapevole di sapere già tutto, verso lo stato di consapevolezza nell’illuminazione del “Divino” che ha già nel Sé fin dal concepimento. Ora, questa costanza di stato, è l’ovvia ragione per cui ogni Essere umano fa coincidere la propria esistenza con gli insegnamenti, gli addomesticamenti, i condizionamenti, le paure, i pensieri negativi, la spazzatura mentale, la negazione della propria felicità, per giustificare, sempre inconsciamente, la propria personale “Bugia Originaria“. Uscire da questo meccanismo improduttivo è l’unica mission che l’Essere umano ha nella propria esistenza terrena: “Comprendere ciò e destrutturarlo per raggiungere la felicità”. A questo concorre, con le proprie tecniche di auto-consapevolezza, il Rebirthing. Attraverso il Respiro Consapevole e l’accoglienza Psico-Spirituale, il Rebirther (l’Operatore) propone al Rebirthee (il Cliente) una propria “Cassetta degli Attrezzi” costituita di momenti attivanti, e ricca di strumenti utili a compiere un percorso di liberazione dall’Ego; un percorso che avrà la necessità di essere mantenuto costante e con attenzione, nella propria vita da quel momento in poi, perché l’Ego sarà sempre in agguato per perpetuare, con il suo atteggiamento ammaliante, le sue dinamiche illusorie e per ridefinire, con un impegno maniacale, uno stato di menzognero benessere che produce malessere, ferite, malattie dell’anima e nel corpo. Per suffragare questo suo comportamento costante e potenziarne gli effetti devastanti sull’animo umano, l’Ego farà sempre ricorso alla mistificazione attraverso la creazione mentale di “Maschere“.

Ma di questo parleremo una prossima volta.

*LA PROFESSIONE DELL’OPERATORE OLISTICO è una libera professione di cui alla legge 4/2013