Cum-passione è cum-presenza

Le rivoluzioni si fanno coi bastoni dell’intelligenza, della perseveranza nell’integrità personale e animistica, con la visione immaginata, sognata e già esistente del cambiamento a-temporale. Se si riuscisse, tutti, a condividere il pensiero che è, piuttosto che il pensiero che sarà, tutto diverrebbe comprensibile.

Ma come far accettare a un mondo così complesso e vittima, da oltre quattro miliardi di anni, di un percorso materialista e poi evoluzionista, fondato sulla necessità che ci sia un dio creatore, che nulla esiste che non sia già esistito e che nulla esiterà che non esista già, in quanto tutto è scollegato da ogni funzione spazio/temporale? Ogni evento sorprendente, catastrofico, violento, che la realtà vissuta ci propina è solo frutto di disimmaginata non-presenza a se stessi, che nasce dalla incompatibilità tra Essere umano e ambiente fisico. Come far accettare a un mondo umano così complesso l’idea di delocalizzazione spirituale e della inessenza fisica? Nulla di ciò di cui siamo spettatori esiste nella realtà vissuta, semplicemente perché è sognata. Dunque perché non sognare, lasciandosi abbracciare soltanto dal proprio spirito, piuttosto che cercare una presenza fisica inesistente nelle congetture di potere, di forza e di sopraffazione dell’altro? La cum-passione spirituale è cum-presenza sottile che nulla ha di materiale e di fisico. Ed è l’unico incanto che come Esseri-dio, creatori della nostra incarnazione, vogliamo concederci: la naturalità.

*LA PROFESSIONE DELL’OPERATORE OLISTICO è una libera professione di cui alla legge 4/2013